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Venezia

 

La  Repubblica    di     Venezia  e  la  Russia, 

un’amicizia secolare

© Foto: Tamara Polanitsina

OPINIONI

12:59 05.09.2015(aggiornato 14:14 05.09.2015) URL abbreviato

Eliseo Bertolasi

120670

 

Dopo oltre duecento anni la bandiera della Serenissima Repubblica di Venezia con l’inconfondibile leone alato di San Marco, è tornata a sventolare sul grande piazzale di Prato della Valle a Padova.

La città, il 30 agosto, per commemorare i suoi quattro secoli di storia nella Repubblica di Venezia ha ospitato, per la prima volta, una rievocazione storica con sfilata di reggimenti militari veneti in costumi d'epoca con relative salve di cannoni e di moschetti.

Eliseo Bertolasi, per Sputnik, si è recato a Padova, per seguire sul posto la manifestazione.   

Maurizio Ruggero segretario del Comitato Pasque Veronesi che da anni organizza questo tipo di manifestazioni ha spigato l'importanza storica dell'evento. Il comitato Pasque Veronesi è così chiamato in ricordo dell'insurrezione della città di Verona contro l'occupazione francese nei giorni di Pasqua, dal 17 al 25 aprile, del 1797.

- Qual è il significato storico di questa commemorazione?

Eliseo Bertolasi intervista Maurizio Ruggero, segretario del Comitato Pasque Veronesi

© FOTO: GENTILMENTE CONCESSA DAL COMITATO PASQUE VERONESI

Eliseo Bertolasi intervista Maurizio Ruggero,

segretario del Comitato Pasque Veronesi

 

— Oggi si commemora l'adesione di Padova alla "Serenissima". Dalla fine del ‘300 agli inizi del ‘400 ci fu l'espansione della Repubblica di San Marco verso l'entroterra veneto con l'acquisizione di Padova. C'è un filo comune che lega l'espansione della "Serenissima" e le realtà comunali di quel tempo nel Veneto, come Verona, Padova e altre realtà dove si erano affermate le varie signorie. Un filo comune nel senso della tradizione, dell'identità cristiana, della difesa della religione cattolica contro l'espansione dell'Islam. La cesura avviene con la venuta di Napoleone Buonaparte, evento catastrofico per le provincie italiane non meno di quelle russe, quando poi nel 1812 le truppe francesi invasero anche la Russia. In quel momento con la venuta di Buonaparte e successivamente col Risorgimento italiano della metà dell'‘800, ci fu l'interruzione di questo camino unitario che legava queste provincie a Venezia, alla loro storia, alla loro tradizione, alla loro identità cristiana.

 

- Perché avete posto anche la bandiera russa con le bandiere della "Serenissima"?

— Noi siamo legati alla Russia, soprattutto in riferimento alla Russia degli zar, un tassello fondamentale nella costellazione degli Stati cristiani prima del 1789. La Serenissima Repubblica di Venezia aveva instaurato ottimi rapporti con i cosiddetti "principi del Nord" (così venivano chiamati i principi russi). C'è una famosa visita dei "principi del Nord" a Venezia nella metà del ‘700, ampiamente documentata da numerose immagini e stampe del tempo. A noi piace ricollegare anche in questo modo la riscoperta della tradizione dell'identità cristiana da parte della Russia contemporanea con una medesima riscoperta dell'identità cristiana da parte dell'Italia, che, invece, purtroppo, tarda ad arrivare. Ci auguriamo che la Russia abbia aperto un percorso sul quale anche noi ci dovremmo incamminare, che è esattamente l'opposto. E lo dico con una punta polemica, di quello che sta facendo Obama dall'altra parte, dove, invece, si distrugge sistematicamente l'identità cristiana per l'ideologia gender, l'omosessualismo, tutti stili di vita eccessivi e contrari alla morale.

 

Padova, Prato della Valle

© FOTO: GENTILMENTE CONCESSA DAL COMITATO PASQUE VERONESI

Padova, Prato della Valle

 

- Quali sono i soggetti politici che hanno dato vita alla celebrazione? Alla domanda ha risposto Palmarino Zoccatelli presidente del Comitato Veneto Indipendente:

— Ci sono diversi soggetti politici: oltre al Comitato Pasque Veronesi, anche il Comitato Veneto Indipendente, gli esponenti del comune di Padova che è a guida leghista col sindaco Massimo Bitonci della Lega Nord, vari gruppi di rievocazione storica della storia veneta. È in base a questa storia gloriosa che oggi si ricorda la passata appartenenza di Padova alla Serenissima.     

Il capogruppo della Lega Nord nel consiglio comunale di Padova Davide Favero, presente alla manifestazione, ha illustrato il significato politico dell'evento:

- Qual è il significato politico di questa rievocazione storica?

— Manifestazioni come quella di oggi, non solo hanno un grande significato storico dato che ci fanno ricordare le nostre origini, ma acquisicono anche un significato politico, quando, purtroppo, in uno Stato con un governo come quello attuale si cerca di far dimenticare il proprio passato. Una manifestazione come quella di oggi acquisisce quindi un significato particolare: solo conoscendo le proprie radici ci aiuta anche a comprendere "l'altro", non solo a livello individuale, ma, nel momento che si arrivi a una coscienza di popolo, anche come mezzo per comprendere gli altri popoli. Senza sapere chi siamo "noi", non si può capire chi sono gli "altri", inoltre, solo sapendo chi siamo stati ci aiuterà a decidere coscientemente chi diventeremo e chi saremo in futuro. Questo ci aiuterà a rapportarci con gli "altri" nel bene e nel male. Purtroppo questo non è un discorso molto in voga nella politica romana attuale.

 

Padova, Prato della Valle

© FOTO: GENTILMENTE CONCESSA DAL COMITATO PASQUE VERONESI

Padova, Prato della Valle

 

- Mi sembra di vedere una certa discontinuità verso le scelte del governo attuale di Roma!

— Si assolutamente! Noi siamo un partito che sta all'opposizione anche a livello centrale, a Roma. Siamo assolutamente in discontinuità con quanto viene, purtroppo propugnato adesso, basta vedere le ideologie che ci vogliono imporre, basta vedere le scelte in politica internazionale..  Il nostro "cavallo di battaglia", ad esempio, è mostrare la follia delle scelte in politica estera del governo attuale nei riguardi della Russia. Questo perché, in un momento di caos generale nel Mediterraneo e in Africa, di problemi con il mondo islamico, invece di cercare alleati, va a cercarsi nemici all'interno della stessa Europa. Tutto questo, ovviamente, porta a gravi conseguenze. In primo luogo sullo stesso piano internazionale, proprio perché non si coopera, ma si vanno a creare attriti; che una volta creati poi è difficile recuperare, serve tempo, bisogna ricostruire assieme un certo tipo di fiducia. In secondo luogo, anche a livello di problemi molto più pratici sulla vita dei cittadini. In un momento di crisi economica che ha coinvolto l'intera Europa, le scelte governative, solo per motivi politici, vanno a limitare a bloccare imprenditori che vogliono commerciare, persone che vogliono lavorare, si crea povertà e disoccupazione.

Durante la manifestazione Alberto Montagner comandante del 1° Reggimento di fanteria "Real" reparto storico della Repubblica Veneta, ha raggiunto il microfono per esprimere il suo entusiasmo nell'indossare una tanto gloriosa divisa.

Davide Favero, il capogruppo della Lega Nord nel consiglio comunale di Padova (a sinistra), e Palmarino Zoccatelli, presidente del Comitato Veneto Indipendente

© FOTO: GENTILMENTE CONCESSA DAL COMITATO PASQUE VERONESI

Davide Favero, il capogruppo della Lega Nord nel consiglio

comunale di Padova (a sinistra), e Palmarino Zoccatelli,

presidente del Comitato Veneto Indipendente

 

- Qual è l'emozione nel guidare un gruppo in uniforme che si riallaccia a una tradizione storica di qualche secolo fa? 

- L'emozione che si prova è data dallo scopo che ci siamo posti quando abbiamo rifondato questi corpi militari storici. Rompere quella colpevole cortina dell'oblio che è stata posta dallo Stato attuale sopra la nostra storia, che non viene insegnata nelle scuole, non viene ricordata nei media e nemmeno viene tutelata. In questo modo, con queste commemorazioni vogliamo far conoscere la nostra storia alla nostra gente sulla nostra terra, far riscoprire un passato glorioso, un grande bagaglio di esperienze utile anche ai nostri giorni, far in modo che la gente s'incuriosisca, chieda, si avvicini e inizi ad interessarsi  a questo nostro grande patrimonio storico e culturale. 

La piazza era gremita di spettatori, per seguire la manifestazione sono accorsi numerosi molti turisti, ma soprattutto tanti cittadini di Padova e dintorni.